Dieta e Tumore

Dieta e Interventi

DEVO ESSERE OPERATA PER UN INTERVENTO ONCOLOGICO MA…

Quando abbiamo ricevuto la notizia di una diagnosi di tumore ci sembra che il mondo debba cascarci addosso.

Inizia una fase di depressione che, almeno in alcuni/e, si trasforma fortunatamente in desiderio di azione e speranza per un futuro positivo. Ma non sempre…

Siamo stati inseriti in lista per un intervento chirurgico, ma non sappiamo esattamente quando potremo venire operati.

Il problema dell’attesa. E’ possibile fare qualcosa per combattere la malattia aspettando un intervento chirurgico?

L’ansia diventa intollerabile. Cosa posso fare ?

Vorremmo che tutto accadesse il prima possibile.

Vivere con quest’ansia è veramente intollerabile !

I momenti felici nell’arco di una giornata diventano pochissimi.

I momenti felici degli altri non ci fanno più sorridere, anzi talvolta ci irritano…

Restiamo in attesa di una telefonata dell’Istituto cui ci siamo affidati, una telefonata che però non arriva mai.

Il dopo-Covid è diverso?

In periodo di Covid le liste d’attesa erano lunghissime, ed i primi a soffrirne in modo devastante erano stati proprio i malati e le malate di sospetta o accertata neoplasia.

Nel dopo Covid la situazione è rimasta più o meno uguale, se non peggio. Stavolta oltre alle note lungaggini si sono aggiunti altri problemi come gli organici medici ridotti e mai ripristinati, per esempio. 

Siamo devastati da una sensazione di impotenza, di ansia, di irritazione, e vorremmo spaccare tutto.

Si. Qualcosa è possibile fare! (Sembra incredibile, ma è quello che mangi)

Ebbene, sempre nella linea d’azione della DietadiDomani, la Tripla D, qualcosa è possibile fare.

Ci riferiamo come sempre alle neoplasie solide ginecologiche e alla mammella. Per le altre è comunque possibile seguire una linea simile dopo aver analizzato la situazione dal punto di vista metabolico, con l’aiuto di un oncologo esperto in nutrizione.

La riduzione dei carboidrati nella dieta abituale è già di per sé una cura pre-operatoria!

Ecco qualcosa che non troverai facilmente sulla rete… ma…

TUTTE LE INDICAZIONI QUI ELENCATE HANNO SOLO SCOPO INFORMATIVO E GENERICO E NON DEVONO ESSERE APPLICATE AL PAZIENTE SENZA CONTROLLO MEDICO, CHIRURGICO E ONCOLOGICO.

Dieta Low Carb

con le eccezioni del caso

Sono segnalati numerosi casi in pazienti che, in attesa di intervento, se avevano scelto una dieta a basso contenuto di carboidrati, al momento dell’intervento il chirurgo notava che la lesione, diagnosticata più di uno-due mesi prima, era stranamente più piccola di quanto sembrava all’esame clinico o nell’ultimo esame radiologico.

Naturalmente non vi è alcuna controindicazione oncologica a seguire il regime dietetico low-carb (ovvero a basso contenuto di carboidrati, semplici e complessi)”.

SI DEVONO PERO’ FARE DIVERSE ECCEZIONI:

1.PAZIENTI ANZIANI

2.AFFETTI DA MALATTIE METABOLICHE

3.CON MALATTIA NEOPLASTICA ALLO STADIO AVANZATO

4.CON RIDUZIONE DELLE CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO GASTRO INTESTINALE.

Per quanto riguarda lo scopo, come detto già in altri articoli, non si tratta di perdere peso, anzi. In questo caso occorrerà appunto controllare l’apporto calorico per evitare di arrivare all’intervento in condizioni non ottimali“. E’ fondamentale tenere d’occhio il peso e sospendere la dieta se questo dovesse scendere!

Passare ad una dieta low-carb non significa non mangiare. Ricordiamo che qui non si parla mai di affamare il tumore (o peggio ancora il paziente), come indicato da decenni da guru improvvisati (oggi si chiamano influencer) che alla fine uccidevano il paziente prima del tumore, affamando i malcapitati con una dieta ipocalorica (non necessariamente a basso contenuto di carboidrati perchè questi ne capivano poco), al limite del digiuno continuativo. 

Qui si parla di interferire con una delle vie metaboliche che le cellule neoplastiche utilizzano per meglio dividersi e proliferare“.

 

Interferire con il metabolismo del tumore

Agire in attesa dell'intervento

Se non ci sono controindicazioni

Basta attese interminabili senza poter fare niente. Se il vostro medico di riferimento vi darà il via libera, potrete iniziare a combattere la malattia già a casa.

Con che forza eliminerete i carboidrati dal vostro menu, sapendo che molto probabilmente starete combattendo efficacemente la malattia ! 

Pensate con che rabbia sarete in grado di affrontare e mettere in pratica questo nuovo stile alimentare. In attesa dell’intervento, ma anche dopo, se questo sarà possibile.

Parlare di dieta è veramente riduttivo !

 

 

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